La vera storia di Assareto
Assareto non è solo un fantasma.
Il suo vero nome era Leonardo Perizalli, e la sua esistenza è documentata in un antico libro del 1914, scritto da Guglielmo Bertagnolli.
È lì che la sua storia, rimasta per secoli nell’ombra, riemerge con tutta la sua forza e il suo dolore.
Ed è stato per puro caso che quel libro è finito nelle mie mani.
Quelle pagine, ingiallite dal tempo, sembravano chiedermi di essere ascoltate.
Leggendole, ho sentito dentro di me che la sua storia doveva essere raccontata.
Fu in quel momento che ho scelto per lui un nome nuovo, unico:
Assareto.
Non l’oblio, ma la trasformazione in spirito.
Nacque così la vicenda di un fantasma senza pace,
condannato a vagare tra boschi e castelli, tra neve e silenzi,
tra il tempo che scorre e un mondo che non è più il suo,
spinto da un desiderio più forte della morte:
tornare uomo, tornare a respirare, a sentire, a toccare la materia.
E quando, secoli dopo, incontrerà Maria, tutto cambierà.
Perché in lei sentirà un’eco lontana, un richiamo che supera il tempo e l’invisibile.
Con lei potrà forse infrangere la legge dell’Aldilà.
E forse, per la prima volta, potrà davvero scegliere.
Oggi Leonardo Perizalli vive nel mio personaggio.
E forse, in qualche modo, è felice che qualcuno ricordi la sua vicenda.
Perché Leonardo fu ingiustamente accusato di stregoneria e condannato a morire sul rogo davanti al Palazzo Nero di Coredo, solo per colpa della sua enorme ricchezza.
Il denaro, scettro del male, ha segnato il destino di un uomo meraviglioso,
che non ha mai rinnegato di essere un eretico,
perché essere eretico, per lui, significava restare libero.
È una storia che vale la pena raccontare.
E finché qualcuno la leggerà, Leonardo – Assareto – non sarà mai dimenticato.
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