«Penso sempre che la maggior parte degli uomini non sia in grado di conoscere e riconoscere la propria anima. Dopotutto, la quasi totalità delle persone vive con il corpo e nutre solo il corpo, quasi mai l'anima.»
(Franco Battiato)
«Penso sempre che la maggior parte degli uomini non sia in grado di conoscere e riconoscere la propria anima. Dopotutto, la quasi totalità delle persone vive con il corpo e nutre solo il corpo, quasi mai l'anima.»
(Franco Battiato)
A tutti quelli che ragionano con la propria testa, anche a costo di rimetterci, a quelli che non hanno troppo coraggio per esternare le proprie idee ma sotto sotto fanno sempre come gli pare, a quelli che quando sentono gli imperativi gli viene il prurito, a quelli che ..."quando non capisco, meno!"(Bud Spencer), a quelli che quando c'è il doppio gioco girano le spalle e se ne vanno, a quelli senza compromessi. Ai ribelli per natura, senza necessariamente alzare la voce, a chi della propria dignità ne fa la carta d'identità, a chi ha quasi mai ragione!
A chi non si farà mai manipolare.
REBEL!
Mr Bowie
Hai capito, 'o scem'?
A te no!
Si' tropp' scem'!
Ci sono amicizie che sono come le scarpe e i vestiti, sono stagionali, si usano per un periodo poi si dismettono per far posto ad altre. Ci sono amicizie come le strade che percorriamo nella routine quotidiana, esistono per consuetudine. Ci sono poi amicizie che nascono con noi, per morire con noi, sono le amicizie che incontriamo per caso durante la nostra esistenza, un giorno qualunque, inaspettate, amicizie che sembrano iniziare in quel momento, ma avremo la sensazione che sono nate con noi, preesistenti a quel momento, possono anche interrompersi ad un certo punto, ma esisteranno sempre, basta solo rievocarle per ravvivarle e cercarle. Ci accorgeremo che sono rimaste intatte, come il nostro sguardo, il sorriso o gran parte del carattere. Sono le amicizie della nostra essenza. Sono le amicizie che ci accompagneranno fino alla fine, ma solo alla fine ci accorgeremo quanto siano state uniche.
A quei bambini e ai loro giocattoli distrutti, alle loro madri, alle vetrine di giocattoli sotto Natale, a quelle strade illuminate e trafficate, ai cenoni gonfi di speranza, ai cinema pieni, alle discoteche rumorose, ai ragazzi e ai loro sogni, alle donne e agli uomini a lavoro, al lunedì, allo spazio di un bacio, alla luce di un sorriso, al profumo dell'amore, alle fusa del gatto o alle feste del cane, agli uccellini nei nidi, ai barboni per strada, alla macchina in riserva, alle scadenze, a tutto quello che si inizia, a tutto ciò che finisce.
Alla vita.
Alle medaglie al valore, alle false medaglie ai falsi valori, ai soldati sugli attenti, ai generali.
A quello che abbiamo
A quello che perdiamo
La storia non sempre insegna.
“La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire.”
“Io non so con quali armi sarà combattuta la Terza Guerra Mondiale, ma la Quarta Guerra Mondiale sarà combattuta con pietre e bastoni”.
Albert Einstein
Sembrava retorica, e invece...
❤️
Parliamo ancora delle donne iraniane che lottano contro il regime per difendere la loro libertà!
Chiunque lo volesse può postare questo post per renderlo più visibile possibile.
Dalla parte delle donne iraniane in piazza contro l’obbligo del velo.
Dalla loro parte, da subito, e dopo giorni di protesta repressa nel sangue ancor di più.
Questa immagine arriva da Kermanshah.
Una ragazza veglia al cimitero la madre uccisa dalla polizia del regime.
Ha il capo scoperto, i capelli rasati per protesta, le ciocche nelle mani.
Dritta, fiera, sfida la galera e la repressione.
Queste donne, e tutte le donne del mondo che combattono per la libertà, non vanno MAI lasciate sole.
Queste donne siamo tutte e tutti noi!
Una ciocca di capelli è diventata il simbolo che suggella questa lotta!
Ricordare Mahsa Amini e «le altre 300 Mahsa uccise in questi 14 giorni di rivolta». È questo l’obiettivo dell’iniziativa “Una candela per Mahsa Amini”, promossa dall’Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia per mostrare solidarietà ai manifestanti che protestano contro le rigide norme sul velo imposte dalla Repubblica islamica. L’invito è quello di accendere una candela sui balconi, o anche in modo “virtuale” sui social, domenica 2 ottobre alle ore 20 per «non lasciare sola la coraggiosa ribellione delle donne iraniane».
Solidarietà per queste donne private della loro libertà e spesso della loro vita.
❤️
Mi piace la poesia, ma preferisco il rock
Alla melensaggine preferisco il rock
Mi piacciono le tenerezze, ma preferisco il rock
Sono sensibile all' intellettualismo , ma preferisco il rock
Alla falsa etica, preferisco il rock
Alle patetiche manifestazioni affettive, preferisco sempre il rock
La Beat Generation è stato un popolo di drogati, alcolizzati, trasandati, rompiscatole e pazzi, giovinastri, si diceva, un popolo che aveva sentimenti crudi, ma spontanei, magari allucinati dall'uso smodato di ogni genere di porcheria che passase il convento.
Eppure, lo si accetti o no, il periodo tra gli anni 50, 60, 70, fino alle porte degli anni 80 , la musica, prevalentemente sotto forma di rock , poi il blues, soul e perfino la dance che ne derivò, ha avuto il periodo più produttivo e più elevato artisticamente, molti musicisti pur non conoscendo niente di musica hanno scritto pietre miliari da cui ancora oggi artisti moderni attingono spudoratamente.
La fortuna di suonare il rock è come smontare il pezzo ed entrare all'interno di tutto il movimento artistico e culturale dell'epoca. Non è solo rumore, il rock, è collegarsi attraverso una presa di corrente ad un'energia inesauribile.
Le nostre prigioni hanno ben altre sbarre, non di ferro né di cemento. Sono fatte di vuoto.