C’è una linea sottile,
come filo di seta,
che sta fra l’osare e la rinuncia,
chi osa corre dei rischi,
si può gioire,
ma anche morire,
ma chi rinuncia
non saprà mai
se la posta in gioco
valesse la pena d’essere vissuta.
C’è una linea sottile,
come filo di seta,
che sta fra l’osare e la rinuncia,
chi osa corre dei rischi,
si può gioire,
ma anche morire,
ma chi rinuncia
non saprà mai
se la posta in gioco
valesse la pena d’essere vissuta.
È il crepuscolo, l’ora d’oro,
c’è ancora un pò di rosso là in fondo,
dietro le colline
e così tutto si presta perchè scenda,
così dolce, e a te così cara, la malinconia,
e ti abbracci,
e lo stringerti forte ti rimanda a lui,
ad un desiderio,
e una sciocca e ingiustificata gioia ti sorprende.
L’aria è tremula,
prima che il giorno si spenga.
Ci sono storie
che si aprono
e quelle che si chiudono,
quelle che fanno male
e quelle che ti esaltano,
quelle che ti annoiano
e le dimentichi,
quelle non importanti,
tu credi,
poi lui se ne va
e ti toglie il fiato
per quanto ti manca.
Arthur Braginsky
Non credo nell'amore,
credo,
ma ieri mi son persa
nei tuoi occhi chiari,
io contro di te,
tu dentro di me,
ho sentito un grido,
un rumore sordo,
che sciocca,
era solo il tuo cuore,
scivolato dentro al mio.
Lui lei e l’altro.
Succede.
Ma è devastante.
Ho il vezzo di mettere un fiore
fra le pagine di un libro,
e mi piace che si essicchi lentamente.
Mi piace credere che qualcuno,
dopo di me, quando non sarò che cenere,
lo trovi, e se lo rigiri fra le dita.
E amo pensare
che si ponga delle domande.
Mi piace scrivere, mi dà gioia, così scuoto via i problemi, come le briciole del pane,
scrivo storie, ci metto la mia vita, anche un pezzetto di favola, forse qualche sogno,
certo, le mie parole resteranno chiuse nel famoso cassetto, non ingrosserò mai la fila dei mediocri.
Scrivere è fatica e allora ogni tanto vado alla finestra e guardo oltre i vetri, se è già notte, cerco la luna. Rileggo e poi mi distendo, esausta e ancora vestita, sul letto; a volte il cuore ruzzola, inizia una strana danza e io mi stringo le braccia al petto per cercare di fermarla e penso… un bel colpo al cuore e il cielo sopra di me si potrebbe chiudere per sempre.…però la vita con le sue lusinghe m’intriga troppo, l’innamoramento non finisce mai...si è alzato forte il vento e la tenda gonfiata a dismisura mi sfiora....
Giovanni Boldini, Studio di donna che scrive.
É la parola più usata, abusata ed inflazionata, il termine che torna di più nei romanzi, nelle canzoni, nelle poesie, nei saggi, su cui ci si costruiscono mondi, castelli, gioie, dolori… perchè le emozioni che essa produce sono le più forti, i tuoi sensi all’ennesima potenza, i vestiti che hai addosso..li senti che ti toccano la pelle e quando cammini? Non tocchi terra, questo tipo di felicità, lo sappiamo, è un’onda che travolge, e qualche volta ti affoga pure… la passione, l’attrazione fisica incontenibile nei confronti di un lui o una lei, ed è la parte più forte, la più acuta lo chiamano amore…ma si tratta solo di innamoramento, che è solo la prima fase, a cui poi seguirà, inevitabilmente, altro....
Non provo mai rancore per nessuno...
solo, ad alcune persone auguro un' improvvisa,
immediata e totale amnesia del mio passaggio nella loro vita.
Non mi interessa che abbiano rimorsi, rimpianti o pentimenti. È solo che alcune persone non dovrebbero avere il diritto di conservarmi nei loro ricordi.
Alda Merini
Perfetta sintesi
"Si conobbero. Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s'era mai saputo. E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre, mai s'era potuta riconoscere così"
(Italo Calvino - da "Il barone rampante")
Dipinto di M. Chagall.