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IX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - LA SANTISSIMA TRINITA' - ANNO A. 4 Giugno 2023

 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 3,16-18)
In quel tempo, Gesรน disse a Nicodรจmo: ยซDio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perchรฉ il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non รจ condannato; ma chi non crede รจ giร  stato condannato, perchรฉ non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.

 

RIFLESSIONI

Spesso ci si immagina un "Dio" lontano, astratto, ridotto quasi a un sistema di idee.
Soprattutto quando ci si accosta alla dottrina della Trinitร .
E invece. E invece, l'essere concretissimo di Dio รจ comunione che liberamente si effonde. Anzi, ci chiama a varcare la soglia della sua vita intima e beatificante.
Non riusciamo a capire perchรฉ Dio si sia interessato di noi: piรน di quanto, forse, noi ci interessiamo a noi stessi.
Proprio mentre eravamo peccatori, il Padre ha mandato il suo Figlio per offrirci la vita nuova nello Spirito. Liberamente. Per amore. "Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito".
Cristo non si impone. Non costringe ad accettarlo. Si consegna alla nostra decisione.
รˆ questa la vertigine della vita umana. Possiamo passare accanto al Signore Gesรน che muore e risorge, senza degnarlo di uno sguardo nemmeno distratto.
E, tuttavia, non possiamo fare in modo che egli non esista come il Dio fatto uomo che perdona e salva. "Chi non crede รจ giร  stato condannato".
Ma se ci apriamo alla sua dilezione...
Allora Cristo si rivela come colui che ha suscitato in noi tutte le attese piรน radicali. E colma a dismisura queste attese.
รˆ la redenzione. รˆ la grazia. รˆ lo Spirito che abita in noi e ci conforma al Signore Gesรน.
La vita nuova, che ci viene donata, apparirร  in tutta la sua gloria oltre il tempo. Inizia qui, ed รจ la "vita eterna".

VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO A-PENTECOSTE-(Gv 20.19-23) 28 MAGGIO 2023

 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 20,19-23)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesรน, stette in mezzo e disse loro: ยซPace a voi!ยป. Detto questo, mostrรฒ loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesรน disse loro di nuovo: ยซPace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voiยป. Detto questo, soffiรฒ e disse loro: ยซRicevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonatiยป. Parola del Signore.

+++

Sequenza
Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto, ospite dolce dellโ€™anima, dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto.

O luce beatissima, invadi nellโ€™intimo il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza, 
nulla รจ nellโ€™uomo, nulla senza colpa.

Lava ciรฒ che รจ sordido, bagna ciรฒ che รจ arido, sana ciรฒ che sanguina.

Piega ciรฒ che รจ rigido, scalda ciรฒ che รจ gelido, drizza ciรฒ che รจ sviato.

Dona ai tuoi fedeli, che solo in te confidano i tuoi santi doni.

Dona virtรน e premio, dona morte santa, dona gioia eterna.

RIFLESSIONI

Lo Spirito Santo รจ lo Spirito di Cristo ed รจ la Persona divina che diffonde nel mondo la possibilitร  di imitare Cristo, dando Cristo al mondo e facendolo vivere in noi.
Nellโ€™insegnamento e nellโ€™opera di Cristo, nulla รจ piรน essenziale del perdono. Egli ha proclamato il regno futuro del Padre come regno dellโ€™amore misericordioso. Sulla croce, col suo sacrificio perfetto, ha espiato i nostri peccati, facendo cosรฌ trionfare la misericordia e lโ€™amore mediante โ€“ e non contro โ€“ la giustizia e lโ€™ordine. Nella sua vittoria pasquale, egli ha portato a compimento ogni cosa. Per questo il Padre si compiace di effondere, per mezzo del Figlio, lo Spirito di perdono. Nella Chiesa degli apostoli il perdono viene offerto attraverso i sacramenti del battesimo e della riconciliazione e nei gesti della vita cristiana.
Dio ha conferito al suo popolo una grande autoritร  stabilendo che la salvezza fosse concessa agli uomini per mezzo della Chiesa!

Ma questa autoritร , per essere conforme al senso della Pentecoste, deve sempre essere esercitata con misericordia e con gioia, che sono le caratteristiche di Cristo, che ha sofferto ed รจ risorto, e che esulta eternamente nello Spirito Santo.

VII DOMENICA DI PASQUA ASCENSIONE DEL SIGNORE ANNO A (Mt 28.16-20) 21 MAGGIO 2023

https://teresina1.myblog.it/vii-domenica-di-pasqua-ascensione-del-signore-anno-a-mt-28-16-20-21-maggio-2023/

 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 28,16-20)
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesรน aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi perรฒ dubitarono. Gesรน si avvicinรฒ e disse loro: ยซA me รจ stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciรฒ che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondoยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Il Signore risorto รจ ritornato nella Galilea pagana. รˆ qui che egli aveva cominciato ad annunciare la conversione e il Vangelo del Regno (cf. Mt 4,15.17.23). รˆ qui, in questo luogo di frontiera, che egli aveva dato appuntamento ai suoi discepoli, che si erano dispersi quando egli, il pastore, era stato ferito (cf. Mt 28,8-10). รˆ ritornato sui luoghi dellโ€™inizio, per dare loro la pienezza: il Risorto รจ la luce decisiva che rischiara tutti coloro che camminano nelle tenebre e nellโ€™ombra della morte.
Egli ha convocato i discepoli โ€“ in numero di undici โ€“ su una montagna, come allโ€™inizio li aveva condotti sulla montagna, quando parlรฒ loro per annunciare la via della felicitร  del regno dei cieli (cf. Mt 5,1). Dio ha anche convocato il popolo ai piedi del Sinai quando ha voluto fare di lui la sua โ€œekklesiaโ€ (cf. Es 19). Il Risorto รจ su questa montagna in Galilea, che simboleggia lโ€™incontro tra il cielo e la terra, dichiarandosi, solennemente, come colui che ha ricevuto tutta lโ€™autoritร  nei cieli e sulla terra (cf. Mt 28,18).
Da questa montagna egli invia i discepoli โ€“ e in loro, e con loro, noi tutti che li seguiamo lungo la storia โ€“ a convocare la Chiesa per riunirla dai quattro punti cardinali del mondo nel regno; nessuno รจ escluso dalla parola e dalla partecipazione alla vita della famiglia divina: la comunione del battesimo con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo (cf. Mt 28,19-20).
Oggi noi, come gli undici discepoli sulla montagna, lo adoriamo e riaffermiamo la nostra obbedienza al suo comando missionario. Egli sembra assente ma รจ in realtร  sempre presente tra di noi (cf. Mt 28,20). รˆ per questo che si รจ fatto uomo nel seno della Vergine Madre: per essere lโ€™Emmanuele, il Dio con noi (cf. Mt 1,23), fino alla fine del mondo. รˆ fin troppo evidente la Volontร  di Gesรน espressa ripetutamente, anche poco prima di ascendere al Cielo, di annunciare il Vangelo a ogni uomo. Dโ€™altronde, perchรฉ si รจ sacrificato per tre anni nellโ€™annunciare il Vangelo o per quale ragione il Figlio si รจ incarnato se non per far conoscere agli uomini di tutti i tempi qual รจ la vera Via per conoscere il Padre e ottenere la salvezza eterna?

VI DOMENICA DI PASQUA ANNO A (Gv 14.15-21) 14 MAGGIO 2023

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 14,15-21)
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซSe mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherรฒ il Padre ed egli vi darร  un altro Parร clito perchรฉ rimanga con voi per sempre, lo Spirito della veritร , che il mondo non puรฒ ricevere perchรฉ non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perchรฉ egli rimane presso di voi e sarร  in voi.
Non vi lascerรฒ orfani: verrรฒ da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrร  piรน; voi invece mi vedrete, perchรฉ io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi รจ colui che mi ama. Chi ama me sarร  amato dal Padre mio e anchโ€™io lo amerรฒ e mi manifesterรฒ a luiยป. Parola del Signore. 

RIFLESSIONI
Lโ€™uomo vive dโ€™amore dal suo primo respiro fino allโ€™ultimo. Amato, si sente protetto ed accettato. Amando, sente di appartenere e trova un senso ad offrirsi. Poichรฉ lโ€™amore non puรฒ restare chiuso nel suo cuore; esso pervade il quotidiano. Lโ€™amore che si porta allโ€™uomo spinge ad impegnarsi. Lโ€™amore che si porta a Dio si manifesta nella considerazione che si ha dei suoi comandamenti. Si manifesta anche nella giustizia, nel rispetto della vita, nellโ€™azione per la riconciliazione dei popoli e per la pace. Le conseguenze dellโ€™amore che si porta a Dio possono prendere lโ€™aspetto di un lavoro, perfino di una lotta.
Lavoro e lotta sembrano spesso esigere troppo dallโ€™uomo e superare le sue forze. Egli vede le sue debolezze ed ha voglia di rinunciare, ma quando lavoro e lotta sono le conseguenze dellโ€™amore, conferiscono allโ€™esistenza un respiro profondo, mettono la vita in un contesto piรน vasto e la rendono importante tanto sulla terra quanto in cielo.
Cose apparentemente infime acquistano un significato quando sono il risultato dellโ€™amore per Dio. Ogni buona azione, anche quella che facciamo senza pensare a Dio, รจ in relazione allโ€™amore che gli portiamo.
Ogni atto di amore, anche quando sembra minimo โ€“ come quando si porge un bicchiere dโ€™acqua a qualcuno che ha sete โ€“ assume un significato per lโ€™eternitร . 

V DOMENICA DI PASQUA ANNO A (Gv 14.1-12) 7 MAGGIO 202

V DOMENICA DI PASQUA ANNO A (Gv 14.1-12)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 14,1-12)
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซNon sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: โ€œVado a prepararvi un postoโ€? Quando sarรฒ andato e vi avrรฒ preparato un posto, verrรฒ di nuovo e vi prenderรฒ con me, perchรฉ dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la viaยป.
Gli disse Tommaso: ยซSignore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?ยป. Gli disse Gesรน: ยซIo sono la via, la veritร  e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete vedutoยป.
Gli disse Filippo: ยซSignore, mostraci il Padre e ci bastaยป. Gli rispose Gesรน: ยซDa tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: โ€œMostraci il Padreโ€? Non credi che io sono nel Padre e il Padre รจ in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.
Credete a me: io sono nel Padre e il Padre รจ in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In veritร , in veritร  io vi dico: chi crede in me, anchโ€™egli compirร  le opere che io compio e ne compirร  di piรน grandi di queste, perchรฉ io vado al Padreยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Le ultime parole che si pronunciano alla fine della vita hanno un carattere particolare. Riassumono il mistero di un essere. Platone fa parlare il suo maestro Socrate di immortalitร  prima di morire. Il condannato a morte consola quelli che restano.
Le ultime parole possono essere molto pragmatiche. La madre di Goethe diede istruzioni di non mettere troppa uva passa nel dolce preparato per la sua sepoltura. Alcuni esortano i loro figli a sostenersi a vicenda. I patriarchi della Bibbia muoiono benedicendo la loro discendenza.
Anche nel nostro Vangelo si tratta di ultime parole. Parla uno che รจ consapevole di stare per morire. E colui che ne ha preso nota รจ convinto che quel morto รจ ancora in vita.
Non leggete queste parole come un discorso ben costruito e coerente. Immaginate delle pause. Prendetele piuttosto come parole pronunciate in un profondo silenzio, come parole indirizzate a uomini prigionieri, โ€œtuttโ€™orecchiโ€, in qualche modo. Noi potremmo ascoltarle anche come si ascolta una goccia dโ€™acqua cadere in una grotta. Bisogna che chi ascolta sia assolutamente silenzioso per lasciar entrare in sรฉ queste parole. Se noi ascoltiamo veramente, sentiamo parole di consolazione: โ€œNon sia turbato il vostro cuoreโ€. Parole di speranza: โ€œNella casa del Padre mio vi sono molti postiโ€. Parole di maestร : โ€œIo sono la via, la veritร  e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di meโ€. Parole di vocazione esigente: โ€œChi crede in me compirร  le opere che io compioโ€.
Non รจ facile per noi capire immediatamente queste parole. I discepoli che interrompono il Signore fanno delle domande smarrite. Non hanno ancora capito, eppure รจ giร  lโ€™ora dellโ€™addio. Sapremo noi capire meglio?

 

 

IV DOMENICA DI PASQUA ANNO A (Gv 10.1-10) 30 APRILE 2023

IV DOMENICA DI PASQUA ANNO A (Gv 10.1-10)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 10,1-10)
In quel tempo, Gesรน disse: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da unโ€™altra parte, รจ un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, รจ pastore delle pecore.
Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perchรฉ conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perchรฉ non conoscono la voce degli estraneiยป.
Gesรน disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesรน disse loro di nuovo: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarร  salvato; entrerร  e uscirร  e troverร  pascolo.
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perchรฉ abbiano la vita e lโ€™abbiano in abbondanzaยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Gesรน si presenta come il Mediatore tra Dio e gli uomini. Egli รจ โ€œla portaโ€ dellโ€™ovile.
Non ci รจ dato di incontrare Dio in modo immediato. Non possiamo stabilire noi il modo in cui comunicare con lui.
Dio si rivela e si dona a noi attraverso il Cristo che vive nella Chiesa. Raggiungiamo la comunione con lui mediante la strumentalitร  della Chiesa in cui รจ presente e opera Cristo.
Gesรน non รจ soltanto il Mediatore del disvelarsi e dellโ€™offrirsi di Dio a noi. รˆ la realtร  stessa del Verbo divino che ci raggiunge, ci illumina con la fede, ci trasforma con la grazia, ci guida con la sua parola, i suoi sacramenti e la sua autoritร .
Egli รจ la โ€œportaโ€ e il โ€œPastoreโ€ che โ€œcammina innanziโ€ alle pecore.
Gesรน, come Buon Pastore, ci conosce per nome, ci ama e per noi offre la propria vita in una dilezione che si spinge sino alla fine.
Noi credenti siamo chiamati ad โ€œascoltare la sua voceโ€ e a โ€œseguirloโ€ senza porre condizioni.
Egli ci reca al โ€œpascoloโ€. รˆ la croce, dopo la quale, perรฒ, giunge la gioia senza limiti e senza fine: una gioia che ha le sue anticipazioni anche nellโ€™esistenza terrena.

 

 

II DOMENICA DI PASQUA O DELLA DIVINA MISERICORDIA ANNO A (Gv 20.19-31) 16 APRILE 2023

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 20,19-31)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesรน, stette in mezzo e disse loro: ยซPace a voi!ยป. Detto questo, mostrรฒ loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesรน disse loro di nuovo: ยซPace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voiยป. Detto questo, soffiรฒ e disse loro: ยซRicevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonatiยป.
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dรฌdimo, non era con loro quando venne Gesรน. Gli dicevano gli altri discepoli: ยซAbbiamo visto il Signore!ยป. Ma egli disse loro: ยซSe non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credoยป.
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesรน, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: ยซPace a voi!ยป. Poi disse a Tommaso: ยซMetti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!ยป. Gli rispose Tommaso: ยซMio Signore e mio Dio!ยป. Gesรน gli disse: ยซPerchรฉ mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!ยป.
Gesรน, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perchรฉ crediate che Gesรน รจ il Cristo, il Figlio di Dio, e perchรฉ, credendo, abbiate la vita nel suo nome. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Partecipando al sacrificio della Messa, noi ascoltiamo ogni volta le parole di Cristo che si rivolge agli apostoli: "Vi lascio la pace, vi do la mia pace". Inoltre, imploriamo il Signore di concederci "unitร  e pace secondo la sua volontร " e di donare "la pace ai nostri giorni".
Ogni volta che apparve agli apostoli Cristo, dopo aver vinto la morte, augurรฒ la pace, sapendo quanto tutti loro la desiderassero. Nel conferire agli apostoli il potere di rimettere i peccati, Cristo ha portato la pace nell'anima inquieta dell'uomo. L'anima creata da Dio ha nostalgia di Dio. La pace con Dio รจ il fondamento della pace tra gli uomini. Liberato dalla schiavitรน del peccato, l'uomo รจ in pace, ha l'anima in festa, in pace. La pace regna sui cuori puri. รˆ partendo dalla pace interiore, quella del cuore, appoggiandosi ad essa, che si puรฒ stabilire la pace esteriore: in famiglia, fra vicini, in seno alla Chiesa, tra i popoli. Dio chiama tutti gli uomini ad unirsi al suo popolo unico. Il suo desiderio, che รจ di riunire tutti gli uomini in seno ad un'unica comunitร  per salvarli, รจ giร  espresso nell'Antico Testamento.
Gli Ebrei capirono di essere un popolo unico nella lontana notte di Pasqua in cui Dio li separรฒ dagli Egiziani ed indicรฒ loro la Terra promessa.
La Pasqua viene per ricordare questo avvenimento alle generazioni successive: in questo giorno ogni ebreo ha il sentimento di essere di nuovo condotto fuori dall'Egitto per essere salvato. Allo stesso modo, il nuovo popolo di Dio รจ nato il giorno di Pasqua, quando la concordia eterna fu rinnovata e suggellata dal sangue del Figlio di Dio. Questo popolo creato da Cristo รจ precisamente la Chiesa.
Gli uomini assomigliano a piccoli universi, chiusi e segreti. Dio li ha creati cosรฌ. Ciรฒ nonostante, il Creatore ha dato agli uomini anche il gusto di riunirsi in gruppi, di vivere, di lavorare, di creare in comune. Dio ha voluto allo stesso tempo assicurare loro la salvezza in quanto comunitร , la salvezza del suo popolo. Accettare la salvezza promessa da Dio significa nello stesso tempo integrarsi al nuovo popolo riunito da Cristo, in seno al quale tutti usano i medesimi strumenti della grazia, cioรจ i sacramenti, scaturiti dalla Passione di Cristo.
In diversi momenti, il Nuovo Testamento designa Cristo come il volto visibile di Dio, l'immagine del Padre, il suo segno (Col 1,15; Gv 1,18). Cristo รจ come un sacramento che significa e trasmette l'amore del Padre. รˆ un segno carico di significato e di forza di salvezza; in lui si trovano riuniti il perdono del Padre e la filiazione. In questo senso, Cristo appare come il primo sacramento nato dall'amore di Dio, la fonte di tutti i sacramenti. I sacramenti possono esistere solamente perchรฉ in loro Cristo stesso รจ presente ed agisce.
Come una madre premurosa, la Chiesa si sforza di spiritualizzare tutta la vita dei suoi figli e delle sue figlie. Vivere la spiritualitร , provare la pace dell'anima รจ tentare di dare un carattere divino al quotidiano attraverso il flusso di grazie, di sapienza, di sentimenti, di consolazione che viene da Dio. Per ottenere la salvezza, egli ci fa pervenire, in un modo o nell'altro, a raggiungere Cristo. Ci fa camminare la mano nella mano con i figli del popolo di Dio, ci dirige verso un destino comune sotto l'egida di Cristo che si occupa di noi, ci perdona, ci santifica e ci concede la pace.

 

 

DOMENICA DI PASQUA ANNO A RISURREZIONE DEL SIGNORE. (Gv 20.1-9) 9 APRILE 2023

https://teresina1.myblog.it/2023/04/09/domenica-di-pasqua-anno-a-risurrezione-del-signore-gv-20-1-9-9-aprile-2023/

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 20,1-9)
Il primo giorno della settimana, Maria di Mร gdala si recรฒ al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andรฒ da Simon Pietro e dallโ€™altro discepolo, quello che Gesรน amava, e disse loro: ยซHanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove lโ€™hanno posto!ยป.
Pietro allora uscรฌ insieme allโ€™altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma lโ€™altro discepolo corse piรน veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinรฒ, vide i teli posati lร , ma non entrรฒ.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrรฒ nel sepolcro e osservรฒ i teli posati lร , e il sudario โ€“ che era stato sul suo capo โ€“ non posato lร  con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrรฒ anche lโ€™altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioรจ egli doveva risorgere dai morti. Parola del Signore.

***

Sequenza
Alla vittima pasquale,
sโ€™innalzi oggi il sacrificio di lode.
Lโ€™Agnello ha redento il suo gregge,
lโ€™Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.ยซRaccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?ยป.
ยซLa tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, รจ risorto:
precede i suoi in Galileaยป.Sรฌ, ne siamo certi:
Cristo รจ davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietร  di noi.

***

PASQUA DI RESURREZIONE IN VERSI E IN RIMA. Mt 28, 1-10; Mc 16,1-11; Lc 24, 1-12; Gv 20, 1-18

La corsa delle donne in quel giorno lontanoโ€ฆEโ€™ quella che ancor oggi ti fa esser cristiano, perchรฉ รจ su quellโ€™annuncio dato con il fiatone che reggerร  per sempre la nostra religioneโ€ฆ
Sotto la croce, a voi, vi han visto tutti in faccia! Ma lo sapete o no che รจ a noi che dan la caccia? Solo le vostre anime pensate siano meste? Ma se pedinan voi cadran le nostre teste!
Calmati, e non essere cosรฌ duro e impulsivo, lascia loro spiegare questo improvviso arrivo; se son giunte a questโ€™ora, e son cosรฌ eccitateโ€ฆche cosa รจ mai successo? Avanti, su, spiegate!
Parla tu , Maddalena, tu devi raccontare quello che abbiamo visto stamani allโ€™albeggiare; ma tutti voi tacete, sedetevi qui intornoโ€ฆ, non sarร  piรน lo stesso dopo codesto giorno.
Vedemmo il grande masso di lato, ribaltato! Le bende lรฌ per terra, il sudario ripiegatoโ€ฆ Fratelli siate forti, tenetevi i ginocchiโ€ฆ Perchรฉ il sepolcro vuoto han visto i nostri occhi!
E cโ€™erano due Angeli Splendenti tra gli ulivi: โ€“ Non cercate tra i morti colui che รจ tra i vivi! Lui aveva detto un giorno che era necessario morire, esser sepolto avvolto nel sudario.
Capite adesso il nostro tanto eccitato arrivo? Che gioia dirvi che Gesรน รจ risorto! Eโ€™ vivo! Ma un silenzio di gelo seguรฌ queste parole, le donne si sentiranno tremendamente soleโ€ฆ Poi la voce di Pietro infine sciolse i cuori:- Voglio andare a vedereโ€“ e uscรฌ subito fuori. Giovanni balzรฒ in piedi, fu come fulminato:
โ€œGesรน! Ne ero sicuro!โ€, e corse a perdifiato.

RIFLESSIONI

EGLI DOVEVA RISUSCITARE DAI MORTI Gv 20,1-9
รˆ la Pasqua di Resurrezione di Gesรน, un momento storico ma pieno di mistero, un fatto inusitato e al solo ripeterlo manda in crisi i piรน increduli. Un Uomo รจ Risorto, ma nessun uomo ha questa facoltร , il potere di disporre della sua vita come desidera. Dโ€™altronde, se un uomo รจ morto non ha alcuna capacitร  nรฉ possibilitร  di decidere come e quale azione compiere.
Lโ€™uomo mortale รจ limitatissimo, basta poco per patire una grave malattia, per smarrire lโ€™onesta identitร , per perdere tutto quello che ha, anche gli affetti piรน assicurati. Chi รจ lโ€™uomo fatto di fango che si muove in questo mondo e pretende di sostituirsi anche a Dio?
Alla prima tribolazione cade precipitosamente e spesso non trova alcun appiglio per rialzarsi. Lโ€™uomo da solo รจ un composto di egoismo, orgoglio e superbia, si illude di poter fare a meno di Gesรน e vive con forte agitazione e crescente apprensione, tanto che la pressione arteriosa รจ sempre piรน alta del normale.
Lโ€™umanitร  รจ poco attenta al fine dellโ€™esistenza, ciรฒ per cui vale la pena vivere e sacrificarsi, essa รจ troppo concentrata sui mezzi che devono produrre necessariamente piaceri incessanti, e se non li trovano in un modo cercano altre condizioni per soddisfare la carne. Proprio la carne si decomporrร  e diventerร  cenere, mentre lโ€™anima vivrร  eternamente ed รจ lโ€™anima nellโ€™aldilร  a dare forma al corpo.
A Gesรน non รจ avvenuto questo, il suo Santissimo Corpo non si รจ decomposto e la sua Anima non ha dovuto dare forma spirituale al Corpo per renderlo visibile. Gesรน รจ Risorto con il suo Corpo autentico, questo รจ lโ€™annuncio che sconvolge tutti, la sua Resurrezione fa tremare tutte le montagne del mondo, a cominciare dalla catena montuosa dellโ€™Himalaya lunga circa 2.400 km dove si trovano le cime piรน alte della terra, come lโ€™Everest (8848 metri), il K2 (8611 metri).
La Resurrezione di Gesรน scompiglia tutti i calcoli umani, capovolge la forza della natura la quale si sottomette a Lui, tutto diventa sottoposto al Figlio dellโ€™Uomo e nessuna cosa puรฒ sentirsi libera dal potere Onnipotente di un Dio che mostra di poter morire nel Corpo di Carne ma di risorgere quando stabilisce, perchรฉ รจ il Signore della Vita.
Gesรน รจ il Vivente, ai suoi nemici รจ apparso debole dopo che aveva dimostrato lโ€™Onnipotenza nel far risorgere i morti, che aveva dominato ogni forma di malattia e aveva comandato anche alla natura sconvolta in una notte di pesca con gli Apostoli tramortiti, di calmarsi, di tacere.
ยซNel frattempo si sollevรฒ una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena. Gesรน se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora Lo svegliarono e gli dissero: โ€œMaestro, non Tโ€™importa che moriamo?ยป. Destatosi, sgridรฒ il vento e disse al mare: โ€œTaci, calmati!โ€. Il vento cessรฒ e vi fu grande bonaccia. Poi disse loro: โ€œPerchรฉ siete cosรฌ paurosi? Non avete ancora fede?โ€. E furono presi da grande timore e si dicevano lโ€™un lโ€™altro: โ€œChi รจ dunque Costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?โ€ยป (Mc 4,37-41).
I miracoli e lโ€™Onnipotenza di Gesรน che conosciamo dal Vangelo, non sono assolutamente rimasti nel Sepolcro di Giuseppe dโ€™Arimatea, non poteva avvenire perchรฉ il Signore รจ Risorto, รจ vivo come duemila anni fa ma con il suo autentico Corpo glorificato. Infatti dopo la sua Resurrezione per convincere gli Apostoli che veramente era vivo, quindi Risorto, mangiava insieme a loro del pesce, proprio come faceva nei tempi passati.
ยซQuando giร  era lโ€™alba Gesรน si presentรฒ sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesรน. Gesรน disse loro: โ€œFiglioli, non avete nulla da mangiare?โ€. Gli risposero: โ€œNoโ€. Allora disse loro: โ€œGettate la rete dalla parte destra della barca e trovereteโ€. La gettarono e non potevano piรน tirarla su per la gran quantitร  di pesci. Allora quel discepolo che Gesรน amava disse a Pietro: โ€œรˆ il Signore!โ€. Simon Pietro appena udรฌ che era il Signore, si cinse ai fianchi il camiciotto, poichรฉ era spogliato, e si gettรฒ in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesรน: โ€œPortate un poโ€™ del pesce che avete preso or oraโ€. Allora Simon Pietro salรฌ nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrรจ grossi pesci. E benchรฉ fossero tanti, la rete non si spezzรฒ. Gesรน disse loro: โ€œVenite a mangiareโ€. E nessuno dei discepoli osava domandargli: โ€œChi sei?โ€, poichรฉ sapevano bene che era il Signore.
Allora Gesรน si avvicinรฒ, prese il pane e lo diede a loro, e cosรฌ pure il pesce. Questa era la terza volta che Gesรน si manifestava ai discepoli, dopo essere risuscitato dai mortiยป (Gv 214-14).
Mi commuovono questi brani, la bontร  di Gesรน รจ indefinibile, non ci sono termini per darle una adeguata valutazione. Fece trovare un fuoco di brace e del pesce che si arrostiva, anche del pane, tutto era comunque un miracolo, tutto apparso dal nulla, come solo un Dio vivo e vero era capace di fare.
La societร  oggi non aiuta a vivere cristianamente e anche i cristiani deboli vengono assorbiti in un vortice di vanitร  e di vita sprecata, perdendo ogni riferimento verso Gesรน per la forza irresistibile delle pressioni esterne che arrivano da moltissime parti.
Molti cristiani non sono piรน convinti che Gesรน รจ vivo, perchรฉ non ne fanno piรน esperienza e nelle difficoltร  non Lo cercano, si rivolgono altroveโ€ฆ Gli innumerevoli peccati che commettono come i grandi peccatori, li indeboliscono sempre piรน e lโ€™anima perde ogni tensione verso Dio. Anche il cristiano diventa un peccatore incallito e puรฒ essere nemico di Gesรน imitando il traditore impiccato.
Non lasciamoci portare via Gesรน dai personaggi che tentano di rubarci lโ€™anima con le loro teorie assurde che interpretano con maestria. Se andiamo a leggere la vita che conduconoโ€ฆ restiamo disgustati. Pubblicamente si mostrano sani e puriโ€ฆ ma il loro intento e farci staccare da Gesรน Risorto.
Non permettiamo a chiunque di distruggere la nostra Fede, la nostra sicura certezza che Gesรน รจ Risorto, รจ vivo e vero.
La Madonna oggi รจ raggiante di gioia per la Risurrezione di Gesรน, e La ricordiamo cosรฌ, anche se il suo Cuore soffre per tutti noi!

 

 

DOMENICA DELLE PALME ANNO A. (Mt 21.1-11) 2 APRILE 2023

DOMENICA DELLE PALME ANNO A. (Mt 21.1-11)

Osanna al figlio di Davide!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 21,1-11)
Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bรจtfage, verso il monte degli Ulivi, Gesรน mandรฒ due discepoli, dicendo loro: ยซAndate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete unโ€™asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirร  qualcosa, rispondete: โ€œIl Signore ne ha bisogno, ma li rimanderร  indietro subitoโ€ยป. Ora questo avvenne perchรฉ si compisse ciรฒ che era stato detto per mezzo del profeta: ยซDite alla figlia di Sion: โ€œEcco, a te viene il tuo re, mite, seduto su unโ€™asina e su un puledro, figlio di una bestia da somaโ€ยป.
I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesรน: condussero lโ€™asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: ยซOsanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel piรน alto dei cieli!ยป.
Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la cittร  fu presa da agitazione e diceva: ยซChi รจ costui?ยป. E la folla rispondeva: ยซQuesti รจ il profeta Gesรน, da Nร zaret di Galileaยป. Parola del Signore.
Imitiamo le folle di Gerusalemme, che acclamavano Gesรน, Re e Signore.

RIFLESSIONI
รˆ allo stesso tempo lโ€™ora della luce e lโ€™ora delle tenebre.
Lโ€™ora della luce, poichรฉ il sacramento del Corpo e del Sangue รจ stato istituito, ed รจ stato detto: โ€œIo sono il pane della vitaโ€ฆ Tutto ciรฒ che il Padre mi dร  verrร  a me: colui che viene a me non lo respingerรฒโ€ฆ E questa รจ la volontร  di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto mi ha dato, ma lo risusciti lโ€™ultimo giornoโ€ (Gv 6,35-39). Come la morte รจ arrivata dallโ€™uomo cosรฌ anche la risurrezione รจ arrivata dallโ€™uomo, il mondo รจ stato salvato per mezzo di lui. Questa รจ la luce della Cena.
Al contrario, la tenebra viene da Giuda. Nessuno รจ penetrato nel suo segreto. Si รจ visto in lui un mercante di quartiere che aveva un piccolo negozio, e che non ha sopportato il peso della sua vocazione. Egli incarnerebbe il dramma della piccolezza umana. O, ancora, quello di un giocatore freddo e scaltro dalle grandi ambizioni politiche.
Lanza del Vasto ha fatto di lui lโ€™incarnazione demoniaca e disumanizzata del male.
Tuttavia nessuna di queste figure collima con quella del Giuda del Vangelo. Era un bravโ€™uomo, come molti altri. รˆ stato chiamato come gli altri. Non ha capito che cosa gli si faceva fare, ma gli altri lo capivano? Egli era annunciato dai profeti, e quello che doveva accadere รจ accaduto. Giuda doveva venire, perchรฉ altrimenti come si sarebbero compiute le Scritture? Ma sua madre lโ€™ha forse allattato perchรฉ si dicesse di lui: โ€œSarebbe stato meglio per quellโ€™uomo se non fosse mai nato!โ€? Pietro ha rinnegato tre volte, e Giuda ha gettato le sue monete dโ€™argento, urlando il suo rimorso per aver tradito un Giusto. Perchรฉ la disperazione ha avuto la meglio sul pentimento? Giuda ha tradito, mentre Pietro che ha rinnegato Cristo รจ diventato la pietra di sostegno della Chiesa. Non restรฒ a Giuda che la corda per impiccarsi. Perchรฉ nessuno si รจ interessato al pentimento di Giuda? Gesรน lโ€™ha chiamato โ€œamicoโ€. รˆ veramente lecito pensare che si trattasse di una triste pennellata di stile, affinchรฉ sullo sfondo chiaro, il nero apparisse ancora piรน nero, e il tradimento piรน ripugnante? Invece, se questa ipotesi sfiora il sacrilegio, che cosa comporta allora lโ€™averlo chiamato โ€œamicoโ€? Lโ€™amarezza di una persona tradita? Eppure, se Giuda doveva esserci affinchรฉ si compissero le Scritture, quale colpa ha commesso un uomo condannato per essere stato il figlio della perdizione?
Non chiariremo mai il mistero di Giuda, nรฉ quello del rimorso che da solo non puรฒ cambiare nulla. Giuda Iscariota non sarร  piรน โ€œcompliceโ€ di nessuno.

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V DOMENICA DI QUARESIMA ANNO A (Gv 11.1-45) 26 MARZO 2023

V DOMENICA DI QUARESIMA ANNO A (Gv 11.1-45)

V DOMENICA DI QUARESIMA ANNO A

 
TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 11,1-45)
In quel tempo, un certo Lazzaro di Betร nia, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugรฒ i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dire a Gesรน: ยซSignore, ecco, colui che tu ami รจ malatoยป.Allโ€™udire questo, Gesรน disse: ยซQuesta malattia non porterร  alla morte, ma รจ per la gloria di Dio, affinchรฉ per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificatoยป. Gesรน amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentรฌ che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: ยซAndiamo di nuovo in Giudea!ยป. I discepoli gli dissero: ยซRabbรฌ, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?ยป. Gesรน rispose: ยซNon sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perchรฉ vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perchรฉ la luce non รจ in luiยป.Disse queste cose e poi soggiunse loro: ยซLazzaro, il nostro amico, sโ€™รจ addormentato; ma io vado a svegliarloยป. Gli dissero allora i discepoli: ยซSignore, se si รจ addormentato, si salverร ยป. Gesรน aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesรน disse loro apertamente: ยซLazzaro รจ morto e io sono contento per voi di non essere stato lร , affinchรฉ voi crediate; ma andiamo da lui!ยป. Allora Tommaso, chiamato Dรฌdimo, disse agli altri discepoli: ยซAndiamo anche noi a morire con lui!ยป.Quando Gesรน arrivรฒ, trovรฒ Lazzaro che giร  da quattro giorni era nel sepolcro. Betร nia distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udรฌ che veniva Gesรน, gli andรฒ incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesรน: ยซSignore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederร ยป. Gesรน le disse: ยซTuo fratello risorgerร ยป. Gli rispose Marta: ยซSo che risorgerร  nella risurrezione dellโ€™ultimo giornoยป. Gesรน le disse: ยซIo sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrร ; chiunque vive e crede in me, non morirร  in eterno. Credi questo?ยป. Gli rispose: ยซSรฌ, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondoยป.Dette queste parole, andรฒ a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: ยซIl Maestro รจ qui e ti chiamaยป. Udito questo, ella si alzรฒ subito e andรฒ da lui. Gesรน non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora lร  dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.Quando Maria giunse dove si trovava Gesรน, appena lo vide si gettรฒ ai suoi piedi dicendogli: ยซSignore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!ยป. Gesรน allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandรฒ: ยซDove lo avete posto?ยป. Gli dissero: ยซSignore, vieni a vedere!ยป. Gesรน scoppiรฒ in pianto. Dissero allora i Giudei: ยซGuarda come lo amava!ยป. Ma alcuni di loro dissero: ยซLui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sรฌ che costui non morisse?ยป.Allora Gesรน, ancora una volta commosso profondamente, si recรฒ al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesรน: ยซTogliete la pietra!ยป. Gli rispose Marta, la sorella del morto: ยซSignore, manda giร  cattivo odore: รจ lรฌ da quattro giorniยป. Le disse Gesรน: ยซNon ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?ยป. Tolsero dunque la pietra. Gesรน allora alzรฒ gli occhi e disse: ยซPadre, ti rendo grazie perchรฉ mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma lโ€™ho detto per la gente che mi sta attorno, perchรฉ credano che tu mi hai mandatoยป. Detto questo, gridรฒ a gran voce: ยซLazzaro, vieni fuori!ยป. Il morto uscรฌ, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesรน disse loro: ยซLiberร telo e lasciร telo andareยป.Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciรฒ che egli aveva compiuto, credettero in lui. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Il racconto della risurrezione di Lazzaro รจ una delle โ€œstorie di segniโ€ che racconta san Giovanni. Si tratta qui di presentare Gesรน, vincitore della morte. Il racconto culmina nella frase di Gesรน su se stesso: โ€œIo sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me non morrร  in eternoโ€ (vv. 25-26).
Che Dio abbia il potere di vincere la morte, รจ giร  la convinzione dei racconti tardivi dellโ€™Antico Testamento. La visione che ha Ezechiele della risurrezione delle ossa secche โ€“ immagine del ristabilimento di Israele dopo la catastrofe dellโ€™esilio babilonese โ€“ presuppone questa fede (Ez 37,1-14). Nella sua โ€œApocalisseโ€, Isaia si aspetta che Dio sopprima la morte per sempre, che asciughi le lacrime su tutti i volti (Is 25,8). E, per concludere, il libro di Daniele prevede che i morti si risveglino โ€“ alcuni per la vita eterna, altri per lโ€™orrore eterno (Dn 12,2). Ma il nostro Vangelo va oltre questa speranza futura, perchรฉ vede giร  date in Gesรน โ€œla risurrezione e la vitaโ€ che sono cosรฌ attuali. Colui che crede in Gesรน ha giร  una parte di questi doni della fine dei tempi. Egli possiede una โ€œvita senza fineโ€ che la morte fisica non puรฒ distruggere. In Gesรน, rivelazione di Dio, la salvezza รจ presente, e colui che รจ associato a lui non puรฒ piรน essere consegnato alle potenze della morte.

 

 

IV DOMENICA DI QUARESIMA โ€“ LAETARE ANNO A (Gv 9.1-41). 19 MARZO 2023

IV DOMENICA DI QUARESIMA โ€“ LAETARE ANNO A (Gv 9.1-41).

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TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 9,1-41)
In quel tempo, Gesรน passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: ยซRabbรฌ, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perchรฉ sia nato cieco?ยป. Rispose Gesรน: ยซNรฉ lui ha peccato nรฉ i suoi genitori, ma รจ perchรฉ in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finchรฉ รจ giorno; poi viene la notte, quando nessuno puรฒ agire. Finchรฉ io sono nel mondo, sono la luce del mondoยป.
Detto questo, sputรฒ per terra, fece del fango con la saliva, spalmรฒ il fango sugli occhi del cieco e gli disse: ยซVaโ€™ a lavarti nella piscina di Sรฌloeยป, che significa โ€œInviatoโ€. Quegli andรฒ, si lavรฒ e tornรฒ che ci vedeva.
Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perchรฉ era un mendicante, dicevano: ยซNon รจ lui quello che stava seduto a chiedere lโ€™elemosina?ยป. Alcuni dicevano: ยซรˆ luiยป; altri dicevano: ยซNo, ma รจ uno che gli assomigliaยป. Ed egli diceva: ยซSono io!ยป. Allora gli domandarono: ยซIn che modo ti sono stati aperti gli occhi?ยป. Egli rispose: ยซLโ€™uomo che si chiama Gesรน ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: โ€œVaโ€™ a Sรฌloe e lร vati!โ€. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vistaยป. Gli dissero: ยซDovโ€™รจ costui?ยป. Rispose: ยซNon lo soยป.
Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesรน aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: ยซMi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedoยป. Allora alcuni dei farisei dicevano: ยซQuestโ€™uomo non viene da Dio, perchรฉ non osserva il sabatoยป. Altri invece dicevano: ยซCome puรฒ un peccatore compiere segni di questo genere?ยป. E cโ€™era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: ยซTu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?ยป. Egli rispose: ยซรˆ un profeta!ยป. Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finchรฉ non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: ยซรˆ questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?ยป. I genitori di lui risposero: ยซSappiamo che questo รจ nostro figlio e che รจ nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha lโ€™etร , parlerร  lui di sรฉยป. Questo dissero i suoi genitori, perchรฉ avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano giร  stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: ยซHa lโ€™etร : chiedetelo a lui!ยป.
Allora chiamarono di nuovo lโ€™uomo che era stato cieco e gli dissero: ยซDaโ€™ gloria a Dio! Noi sappiamo che questโ€™uomo รจ un peccatoreยป. Quello rispose: ยซSe sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedoยป. Allora gli dissero: ยซChe cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?ยป. Rispose loro: ยซVe lโ€™ho giร  detto e non avete ascoltato; perchรฉ volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?ยป. Lo insultarono e dissero: ยซSuo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosรจ! Noi sappiamo che a Mosรจ ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove siaยป. Rispose loro quellโ€™uomo: ยซProprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontร , egli lo ascolta. Da che mondo รจ mondo, non si รจ mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nullaยป. Gli replicarono: ยซSei nato tutto nei peccati e insegni a noi?ยป. E lo cacciarono fuori.
Gesรน seppe che lโ€™avevano cacciato fuori; quando lo trovรฒ, gli disse: ยซTu, credi nel Figlio dellโ€™uomo?ยป. Egli rispose: ยซE chi รจ, Signore, perchรฉ io creda in lui?ยป. Gli disse Gesรน: ยซLo hai visto: รจ colui che parla con teยป. Ed egli disse: ยซCredo, Signore!ยป. E si prostrรฒ dinanzi a lui. Gesรน allora disse: ยซรˆ per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perchรฉ coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechiยป. Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: ยซSiamo ciechi anche noi?ยป. Gesรน rispose loro: ยซSe foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: โ€œNoi vediamoโ€, il vostro peccato rimaneยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

La โ€œluceโ€ รจ uno dei simboli originali delle Sacre Scritture. Essa annuncia la salvezza di Dio. Non รจ senza motivo che la luce รจ stata la prima ad essere creata per mettere un termine alle tenebre del caos (Gen 1,3-5). Ecco la professione di fede dellโ€™autore dei Salmi: โ€œIl Signore รจ mia luce e mia salvezza, di chi avrรฒ paura?โ€ (Sal 28,1). E il profeta dice: โ€œAlzati, Gerusalemme, rivestiti di luce, perchรฉ viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di teโ€ (Is 60,1). Non bisogna quindi stupirsi se il Vangelo di san Giovanni riferisce a Gesรน il simbolo della luce. Giร  il suo prologo dice della Parola divina, del Logos: โ€œIn lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non lโ€™hanno accoltaโ€ (Gv 1,4-5). La luce รจ ciรฒ che rischiara lโ€™oscuritร , ciรฒ che libera dalla paura che ispirano le tenebre, ciรฒ che dร  un orientamento e permette di riconoscere la meta e la via. Senza luce, non cโ€™รจ vita.
Il racconto della guarigione del cieco รจ una โ€œstoria di segniโ€ caratteristica di san Giovanni. Essa mette in evidenza che Gesรน รจ โ€œla luce del mondoโ€ (v. 5, cf. 8, 12), che egli รจ la rivelazione in persona e la salvezza di Dio โ€“ offerte a tutti.

 

 

5 MARZO 20

II DOMENICA DI QUARESIMA ANNO A (Mt 17.1-9)

https://teresina1.myblog.it/2023/03/04/ii-domenica-di-quaresima-anno-a-mt-17-1-9-5-marzo-2023/

 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 17,1-9)
In quel tempo, Gesรน prese con sรฉ Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillรฒ come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosรจ ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesรน: ยซSignore, รจ bello per noi essere qui! Se vuoi, farรฒ qui tre capanne, una per te, una per Mosรจ e una per Eliaยป. Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprรฌ con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: ยซQuesti รจ il Figlio mio, lโ€™amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltateloยป.
Allโ€™udire ciรฒ, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesรน si avvicinรฒ, li toccรฒ e disse: ยซAlzatevi e non temeteยป. Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesรน solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesรน ordinรฒ loro: ยซNon parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dellโ€™uomo non sia risorto dai mortiยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Nelle Scritture, la montagna รจ sempre il luogo della rivelazione. Sono gli uomini come Mosรจ (Es 19) e Elia (1Re 19) che Dio incontra. Si racconta anche che il volto di Mosรจ venne trasfigurato da quellโ€™incontro: โ€œQuando Mosรจ scese dal monte Sinai โ€“ le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosรจ mentre egli scendeva dal monte โ€“ non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poichรฉ aveva conversato con il Signoreโ€ (Es 34,29). La magnificenza della rivelazione divina si comunica anche a coloro che la ricevono e diventano i mediatori della parola di Dio.
Gesรน si mette a brillare come il sole sotto gli occhi di tre discepoli: questo lo individua come colui che รจ lโ€™ultimo a rivelare Dio, come colui che oltrepassa tutti i suoi predecessori. Ciรฒ รจ sottolineato ancor piรน dal fatto che Mosรจ ed Elia appaiono e si intrattengono con lui.
Essi rappresentano la legge e i profeti, cioรจ la rivelazione divina prima di Gesรน. Gesรน รจ lโ€™ultima manifestazione di Dio. รˆ quello che dimostra la nube luminosa โ€“ luogo della presenza divina (come in Es 19) โ€“ da dove una voce designa Gesรน come il servitore regale di Dio (combinazione del salmo 2, 7 e di Isaia 42, 1). A ciรฒ si aggiunge, in riferimento a Deuteronomio 18, 15, lโ€™esortazione ad ascoltare Gesรน, ad ascoltare soprattutto il suo insegnamento morale

 

 

I DOMENICA DI QUARESIMA ANNO A (Mt 4.1-11) 26 FEBBRAIO 2023

I DOMENICA DI QUARESIMA ANNO A (Mt 4.1-11) 26 FEBBRAIO 2023

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TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 4,1-11)
In quel tempo, Gesรน fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinรฒ e gli disse: ยซSe tu sei Figlio di Dio, diโ€™ che queste pietre diventino paneยป. Ma egli rispose: ยซSta scritto: โ€œNon di solo pane vivrร  lโ€™uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dioโ€ยป.
Allora il diavolo lo portรฒ nella cittร  santa, lo pose sul punto piรน alto del tempio e gli disse: ยซSe tu sei Figlio di Dio, gรจttati giรน; sta scritto infatti: โ€œAi suoi angeli darร  ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perchรฉ il tuo piede non inciampi in una pietraโ€ยป. Gesรน gli rispose: ยซSta scritto anche: โ€œNon metterai alla prova il Signore Dio tuoโ€ยป.
Di nuovo il diavolo lo portรฒ sopra un monte altissimo e gli mostrรฒ tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: ยซTutte queste cose io ti darรฒ se, gettandoti ai miei piedi, mi adoreraiยป. Allora Gesรน gli rispose: ยซVร ttene, satana! Sta scritto infatti: โ€œIl Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai cultoโ€ยป.
Allora il diavolo lo lasciรฒ, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Gesรน viene presentato come il nuovo Adamo che, contrariamente al primo, resiste alla tentazione. Ma egli รจ anche il rappresentante del nuovo Israele che, contrariamente al popolo di Dio durante la traversata del deserto che durรฒ quarantโ€™anni, rimette radicalmente la sua vita nelle mani di Dio โ€“ mentre il popolo regolarmente rifiutava di essere condotto da Dio.
In ognuno dei tre tentativi di seduzione, si tratta della fiducia in Dio. Si dice, nel Deuteronomio (Dt 6,4): โ€œAscolta, Israele: Il Signore รจ il nostro Dio, il Signore รจ uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta lโ€™anima e con tutte le forzeโ€. Significa esigere che Dio sia il solo ad essere amato da Israele, il solo di cui fidarsi. Ciรฒ significa anche rinunciare alla propria potenza, a โ€œdiventare come Dioโ€ (Gen 3,5).
A tre riprese, Satana tenta Gesรน a servirsi del suo potere: della sua facoltร  di fare miracoli (v. 3), della potenza della sua fede che pretenderebbe obbligare Dio (v. 6), della dominazione del mondo sottomettendosi a Satana e al suo governo di violenza (v. 9). Gesรน resiste perchรฉ Dio รจ nel cuore della sua esistenza, perchรฉ egli vive grazie alla sua parola (v. 4), perchรฉ egli ha talmente fiducia in lui che non vuole attentare alla sua sovranitร  nรฉ alla sua libertร  (v. 7), perchรฉ egli sa di essere impegnato esclusivamente a servirlo (v. 10).

 

 

VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO A (Mt 5.38-48) 19 FEBBRAIO 2023

VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO A (Mt 5.38-48) 19 FEBBRAIO 2023

 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 5,38-48)
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซAvete inteso che fu detto: โ€œOcchio per occhio e dente per denteโ€. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dร  uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche lโ€™altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerร  ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Daโ€™ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: โ€œAmerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemicoโ€. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinchรฉ siate figli del Padre vostro che รจ nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno cosรฌ anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno cosรฌ anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come รจ perfetto il Padre vostro celesteยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Gesรน Cristo, Dio-con-noi e umanitร  nuova, insegna ai suoi discepoli il comandamento dellโ€™amore, la nuova legge del Vangelo che sostituisce per sempre la legge pagana del vecchio uomo: โ€œAmerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemicoโ€.
Il nostro spirito trema sentendo le esigenze di questo nuovo comandamento. Non รจ forse piรน facile aggredire chi ci aggredisce e amare chi ci ama? Forse รจ a questo che ci spingerebbero i nostri sensi, รจ questa la voce dellโ€™anima umiliata non ancora raggiunta dalla luce del Dio di Gesรน Cristo, del solo vero Dio. Ecco perchรฉ lโ€™amore di caritร  รจ un precetto insolito, che apre ad un nuovo orizzonte antropologico la civiltร  antica e ogni civiltร  umana possibile.
Visto da questo orizzonte, lโ€™uomo, ogni uomo, appare creato a immagine e somiglianza di Dio e non piรน formato secondo una natura disuguale e arbitraria, come invece credevano i pagani. Liberato dai suoi peccati grazie allโ€™azione redentrice di Cristo e rinnovato dallโ€™azione dello Spirito, lโ€™uomo, ogni uomo, รจ il tempio in cui risplende lo Spirito di Dio. Dio ama lโ€™uomo per se stesso, a tal punto che consegna alla morte suo Figlio.
Dal momento che Dio ci ama in questo modo e ci ha fatti partecipi del suo amore, noi non possiamo che perdonare il nostro prossimo e aiutarlo perchรฉ viva e si sviluppi.

 

 

VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO A 12 FEBBRAIO 2023 (Mt 5,17-37)

๐Ÿ“–๐ŸŒˆ๐Ÿ“–๐Ÿ‘จโ€๐Ÿ‘ฉโ€๐Ÿ‘ฆ๐Ÿ™๐Ÿ”ฅ Mercoledรฌ 10 giugno 2020 s.... - IL Frutto Celeste | Facebook

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 5,17-37)
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซNon crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In veritร  io vi dico: finchรฉ non siano passati il cielo e la terra, non passerร  un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirร  uno solo di questi minimi precetti e insegnerร  agli altri a fare altrettanto, sarร  considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverร  e li insegnerร , sarร  considerato grande nel regno dei cieli.
Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererร  quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: "Non ucciderai; chi avrร  ucciso dovrร  essere sottoposto al giudizio". Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร  essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: "Stupido", dovrร  essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: "Pazzo", sarร  destinato al fuoco della Geรจnna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lรฌ ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lรฌ il tuo dono davanti all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perchรฉ l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In veritร  io ti dico: non uscirai di lร  finchรฉ non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo!
Avete inteso che fu detto: "Non commetterai adulterio". Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha giร  commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti รจ motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geรจnna. E se la tua mano destra ti รจ motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geรจnna.
Fu pure detto: "Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto del ripudio". Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all'adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
Avete anche inteso che fu detto agli antichi: "Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti". Ma io vi dico: non giurate affatto, nรฉ per il cielo, perchรฉ รจ il trono di Dio, nรฉ per la terra, perchรฉ รจ lo sgabello dei suoi piedi, nรฉ per Gerusalemme, perchรฉ รจ la cittร  del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perchรฉ non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: "sรฌ, sรฌ", "no, no"; il di piรน viene dal Malignoยป. Parola del Signore.

 

L'ideale religioso degli Ebrei devoti consisteva nell'osservare la legge, attraverso la quale si realizzava la volontร  di Dio. Meditare, adempiere la legge, era per l'Israelita la sua "ereditร ", "una lampada per i suoi passi", suo "rifugio", la sua "pace" (cf. Sal 119).
Gesรน รจ la pienezza della legge perchรฉ egli รจ la parola definitiva del Padre (Eb 1,1). Paolo ci dice che "chi ama il suo simile ha adempiuto la legge... Pieno compimento della legge รจ l'amore" (Rm 13,8-10).
Ed รจ anche in questo senso che Gesรน รจ la pienezza di ogni parola che esce dalla bocca di Dio: "Perchรฉ Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito... perchรฉ il mondo si salvi per mezzo di lui" (Gv 3,16-17).
Il cristiano รจ prima di tutto il discepolo di Gesรน, non colui che adempie la legge. I farisei erano ossessionati dalla realizzazione letterale e minuziosa della legge; ma ne avevano completamente perso lo spirito. Di qui la parola di Gesรน: "Se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei...".
L'amore non รจ prima di tutto un sentimento diffuso per fare sempre quello di cui abbiamo voglia, ma al contrario il motore del servizio del prossimo, secondo i disegni divini. Ed รจ per questo che Gesรน enumera sei casi della vita quotidiana la riconciliazione con il prossimo, non adirarsi, non insultare nessuno, non commettere adulterio neanche nel desiderio, evitare il peccato anche se vi si รจ affezionati come al proprio occhio o alla propria mano destra, non divorziare da un matrimonio valido...
Il contrasto con i criteri che reggono il mondo attuale non potrebbe essere maggiore. Per quali valori i cristiani scommetterebbero? Ancora una volta siamo confortati dalla affermazione di Cristo: "Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno" (Mt 24,35).

 

 

V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO A (Mt 5.13-16) 5 FEBBRAIO 2023