Da vero enfant prodige, il piccolo Vincenzo, formato alla musica dal padre e dal nonno, a tre anni già era in grado di suonare il cembalo, a cinque anni di dirigere una piccola orchestra e a sei anni di comporre musica sacra (le fonti riportano la composizione di un vocalizzo su "Gallus cantavit").
A ventiquattro anni chiese la mano di Maddalena al padre di lei, il quale, sdegnato, rifiutò l'offerta, in quanto non poteva sopportare l'idea che la figlia andasse in sposa a colui che considerava soltanto un "suonatore di clavicembalo".
Forse in seguito a questa grande delusione, Bellini non si sposò mai, nè ebbe figli.
Sono note però altre relazioni sentimentali.
Era amato dalle donne, attratte della sua bellezza fisica e dalla sua eleganza, ma certo anche dal talento e dalla fama che quel "suonatore di clavicembalo" raggiunse a poca distanza dai primi anni napoletani.
E la Fumaroli?
Triste la vicenda di questa giovane donna, che si spense a soli 32 anni; un suo ritratto (nella foto) è conservato presso la Casa Museo Bellini a Catania.