Fu un imprenditore proprietario di una fabbrica di saponi. Alla sua morte, il 30 luglio 1888, destinò un cospicuo legato all’Ospedale Maggiore di Milano. Tra le condizioni testamentarie vi erano anche la realizzazione del proprio ritratto, quello del padre Carlo e della moglie di Giuseppe, Angela Rotta
Interpretazioni e simbologia del Ritratto di Carlo Rotta di Giovanni Segantini
Come in altri suoi ritratti, Segantini partì dal dato biografico per illustrare la condizione umana. Carlo Rotta è rappresentato come un intellettuale in pensiero. L’artista, dipinse alle spalle del protagonista una barella per il trasporto degli ammalati in uso all’Ospedale Maggiore a quell’epoca, chiusa da un baldacchino e sormontata dalla colomba, simbolo del nosocomio. La scena che si intravede dalla finestra ricorda quindi la destinazione della beneficenza a favore dei poveri assistiti.