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trillyina 22 aprile

 

Buona giornata❤️🤍

 

Siano giorni in cui fissare nel cuore che siamo amati così come siamo, non come vorremmo essere: come siamo adesso. Questo è il punto di partenza, ma soprattutto il punto di partenza della vita.  Siamo amati come siamo, senza trucco!"   Papa Francesco.🤍

 

 

 

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trillyina 22 aprile

 

Le cronache dell'epoca raccontano la paura e la disperazione, ma anche il coraggio e la forza d'animo dei torinesi durante i bombardamenti dei francesi: “Di tanti Palagi che vi sono attorno alla spianata della Cittadella, non ve n’era pur uno, il quale non fosse come interamente disfatto, ò non mostrasse centinaia di squarci”. Così fin dal 1706, dopo i 217 giorni di assedio, alcune palle di cannone furono murate e datate apposta, a simboleggiare la resistenza della città.

 

 

 

 

 

 

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trillyina 22 aprile

Palle di cannone infisse sulle facciate di vari edifici civili e religiosi del centro storico tramandano la memoria dei bombardamenti subiti dalla città nel corso degli assedi del 1706 e del 1799.

Qualche palla di cannone murata a bella posta, e talvolta marcata da una data, nelle facciate o nei cortili di diversi edifici, già all’indomani della conclusione dell’assedio, costituisce l’espressione simbolica della resistenza della città durante i lunghi mesi dell’attacco francese.
Altri proietti d’artiglieria di vario calibro rammentano il bombardamento di ritorsione subito il 26 maggio 1799 a opera della guarnigione francese, asserragliatasi nella Cittadella dopo l’ingresso nella città, occupata dalle truppe napoleoniche dal dicembre 1798, delle forze alleate austro-russe con il concorso dalla stessa amministrazione cittadina, durante le operazioni militari della seconda coalizione antifrancese.

 

 

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trillyina 21 aprile

 

Nel 1974, in occasione del centenario della morte di Niccolò Tommaseo, il Comune di Torino pose una lapide in memoria del suo soggiorno nell'edificio nel 1859. Tra il 1979 e il 1982 l'edificio fu oggetto di un primo importante restauro e di una particolare decorazione dei suoi interni a opera dell'architetto e scenografo Renzo Mongiardino, che operò su tutti i nove piani dell'edificio, trasformandolo in un'unica unità abitativa.

 

 

 

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trillyina 21 aprile

 

Il palazzo sorge nel quartiere di Vanchiglia, che fu, tra l’altro, il nome della società di costruttori a cui fu commissionata la costruzione dell’edificio nel 1840. Della società faceva parte all’epoca anche Alessandro Antonelli, il noto progettista della Mole, il quale volle testare le sue qualità con questa costruzione.

 

Questo edificio, progettato da Antonelli sul suo stesso terreno, fu intrapreso più come una scommessa che come una vera e propria esigenza di costruzione. Guardando le dimensioni dei lati del palazzo, che ha forma trapezoidale-triangolare molto stretta (16mX5mX54cm), si può meglio comprendere l’eccezionalità dell’opera. Il palazzo è costituito da 9 piani, di cui 2 sotterranei, collegati da una piccola scala a forbice in pietra. Nel lato di 54 cm, per ottimizzare al massimo lo spazio, Antonelli decise di porvi la canna fumaria. L’altezza complessiva dello stabile è invece di 24 metri. I primi tre piani furono ultimati nel 1840, mentre i successivi tre furono aggiunti nel 1881.

 

Antonelli vi si trasferì per qualche anno ad abitarci con la moglie.

 

 

A ulteriore smentita di questa comune diceria contribuì anche la capacità di resistere indenne all'esplosione della regia polveriera di Borgo Dora, avvenuta il 24 aprile 1852, che lesionò gravemente molti edifici della zona. Inoltre, successivamente, resistette anche al sisma del 23 febbraio 1887, che danneggiò parte del quartiere; infine fu risparmiato dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale che colpirono duramente gli isolati circostanti.

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trillyina 21 aprile

La “Fetta di Polenta”, l’edificio più curioso di Torino

Non è un piatto tipico, o meglio lo è anche, ma in questo caso non parliamo di cucina piemontese bensì di architettura. Casa Scaccabarozzi, meglio conosciuta dai torinesi col nome di Fetta di Polenta è sicuramente un edificio che merita di essere visto se siete a Torino per qualche giorno o se ci abitate e non avete ancora avuto l’occasione di vederlo.

 

 

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trillyina 21 aprile

 

Buona Pasquetta❤️🤍

 

Il futuro entra in noi molto prima che accada.

 

 

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trillyina 21 aprile

 

 

All ‘interno della cavità artificiale utilizzata come ghiacciaia, si dice che rientrassero in un complesso architettonico, astronomico e simbolico legato alla massoneria e hai misteri di Torino e utilizzata come il tempio della notte.

 

Secondo alcuni studi durante i solstizi la luce filtrava dalla cupola in un modo particolare, tale da illuminare una delle nicchie del tempio, si pensa che in questa nicchia potesse ospitare statue o un altare sacrificale legato a qualche rito esoterico ancora avvolto dal mistero.

 

 

 

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trillyina 21 aprile

 

 

 

 

 

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trillyina 21 aprile

 

In occasione della realizzazione del progetto del Mercato Centrale, si decide anche di valorizzare e mettere in risalto le antiche ghiacciaie ipogee, venute alla luce nel 2002.

Probabilmente furono realizzate dopo la demolizione delle fortificazioni cittadine nell’800.

Il complesso, caratterizzato da due edifici rettangolari, un corridoio anulare e due vani circolari, è stato costruito forse come rinforzo alle ghiacciaie precedenti.

 

 

 

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