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Mi descrivo
IO TI DESIDERO PERCHè TI AMO
NON TI AMO PERCHè TI DE SIDERO
Su di me
Situazione sentimentale
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Lingue conosciute
-
I miei pregi
-
I miei difetti
-
Amo & Odio
Tre cose che amo
mare
mitologia creca
amici
Tre cose che odio
falsita
ipocrisia
stupidita
I miei interessi
Vacanze Ok!
Vacanze Ko!
Passioni
Musica
Cucina
Libri
Sport
Film
Libro preferito
Meta dei sogni
Film preferito
TI ASPETTAVO
Che allegria, vivere e sentirsi vissuto. Arrendersi alla grande
certezza, oscuramente, che un altro essere, fuori di me, molto
lontano, mi stia vivendo
Lentamente muore chi diventa schiavo, dell’abitudine ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non
rischia e non cambia il colore dei vestiti, chi non parla a chi non
conosce. Lentamente muore chi fa della televisione il suo Guru.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero sul
bianco,ed i puntini sulle “i” piuttosto che un’insieme di emozioni
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di
uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all’errore ed ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il
tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per
l’incerto pur di inseguire un sogno, chi non si permette,almeno per
una volta nella vita di fuggire i consigli sensati. Lentamente
muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi
non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge
l’amor proprio, chi non si lascia aiutare. Muore lentamente chi
passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia
incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di
iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi ricordando sempre che l’essere
vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto
di respirare. Soltanto l’ardente pazienza porterà al
raggiungimento, di una splendida felicità. PABLO NERUDA
LASCIATI ANDARE Vorrei essere un a me Quello di più caro
menestrello Per poterti cantare Dolci melodie romantiche Vorrei
poter suonare un’arpa E suonare negli spazi siderali Dell’universo
Fatto di luci soffuse In un infinito tempo Vedo la tua immagine
riflessa In una stella cometa incandescente Portatrice d’amore
nella Volta celeste Tu, dolce cuore Di una Giulietta innamorata
Interpete di una interminabile Favola fatta di romanticismo Averti
fra le braccia Sentire il tuo corpo Ardere di desiderio Vengo
invaso da brividi Di sangue fluttuante come onde di mare in
tempesta Lasciati trascinare Dal vento dell’inconscia follia In un
vortice di passione Lasciati cullare dall’estasi Accarezzata da
brezze marine Lasciati rapire dal Vuoto della tua mente Fatta di
pensieri angusti Lascia che la stella Del tuo cuore Si illumini di
immenso In un amplesso Dolce intenso, profondo Di un sentimento
Vivo, vero Vola amore mio In questo momento illusorio Di una realtà
In cui Il mondo tutto appare Sognatore e bello Posa le tue ali Sul
fiore più bello Raccogli il nettare Della felicità Propizio di Vita
e speranza Trascina con te La luminosità del tuo animo RendendoTi
ho donato L’anima e il cuore Di un uomo innamorato.
VORREI
Vorrei aprire Lo scrigno del tuo cuore, vorrei scardinare la
cassaforte della tua mente. Vorrei capire perché ti amo, vorrei
capire perché ti penso, vorrei capire chi sei e che senso ha il mio
sapere. Vorrei capire come tornare nel tempo, per anticiparmi al
traguardo del tuo Cuore Vorrei capire come Stare nei tuoi sogni, ed
essere presente per dirti quanto …. T’AMO Vorrei capire come è nata
una stella, vorrei capire il limite del mondo, e,,capire dove
finisce il male, l’immensità del firmamento. Vorrei sapere della
vita, della morte, e perché si deve vivere e morire, e perché si
deve amare. Non puoi essere angelo mio, la mia speranza , la mia
illusione. MA Vorrei capire ..se Anche tu ….. CESARE E
FRUSTA E LA SPINA Con il corpo lacerato e punto, da frustate e
coronate spine, in quel polveroso e torrido cortile,…. fu
condannato a morte. Con passo lento e stanco, s’incamminò sulla
scoscesa via, caricato da quel fardello, simbolo di sofferenza e
fede. Cadde più volte, sotto i colpi della frusta, sanguinante e
punto dalla spina. Vi fu chi l’aiutò,per pietà, per fede o per
amore, asciugandogli il sudore, misto al sangue di passione. A loro
grato si sentì e, con un laconico sorriso, in quel lenzuolo di
lino, lasciò l’impronte del suo viso. Sofferente nel fisico, ma
meno nello spirito, spirito santo e forte, di chi è oltre la morte.
Ed implorò il suo padre, in quel momento ingrato.. per il perdono,
per l’ignari di quel fato. IVI; si conciliò la vita con la morte.,
ed un bagliore in cielo, fece aprire le sue porte, per fare entrare
,… la Luce nella notte. Lui che su quel monte, in cui fu
crocifisso, lasciò la terrea vita, con sofferenza e amore,……..
lacerato dalla frusta….. punto dalla spina. CESARE