...iniziò a piovere così i loro sogni si condensarono
come adagiati in un etere lontano...
poi venne la grandine e i loro corpi si destarono
come scossi da un turbine che ne avvolse i pensieri...
infine arrivò la neve ma le loro menti non cedettero
alla paura e al disincanto...
restarono immobili come lance infisse nel mantello della terra
con le bocche calde sigillate tra le rosse camme delle loro labbra
e gli aliti fumanti simili a froge di draghi erranti...
finchè il tempo non gemette
gli alberi del bosco avvizzirono
e le creature della foresta si abbandonarono al letargo...
così i loro corpi si arresero al gelo dell'inverno
chiusi nell'ultimo rintocco dei loro petti
nell'abbraccio solido di una statua di ghiaccio ...
Marvelius