La
L. williamsii è anche la sola specie analizzata
chimicamente, a parte alcuni Trichocereus, dei quali il principale
alcaloide psicoattivo è la mescalina. Tranne Aztekium ritterii,
Lophophora diffusa, e Pelecyphora aselliformis, tutti contenenti
piccole quantità di mescalina, non ci sono altri peyote nei quali
sia stata trovata la mescalina (Shulgin & Starha, comunicazione
personale).
Cosa deve essere preso in considerazione, nonostante i possibili
effetti psicologici di questi vari alcaloidi, è l'uso
magico-religioso di questi cactus nello sciamanesimo tradizionale.
Gli sciamani professionisti sono soliti usare numerosi metodi per
alterare il loro stato di coscienza e questi vengono impiegati in
combinazione con l'ingestione di questi cactus, alterando
completamente con ciò, l'esperienza psicologica prodotta dagli
alcaloidi stessi.
Sfortunatamente
la
popolazione maggiormente associata con l'uso di molte specie di
peyote sta rapidamente scomparendo prima che possano essere
effettuati studi etnologici ed etnobotanici.