Tutto cambia per non cambiare mai. E ti rendi conto che le parole sono solo abitudini, dove ormai la verità arriva poco e male. E deviii il percorso. Forse tornerai, forse no. Saranno pure fatti miei.
Altrove è un posto bellissimo, per ritrovare la voglia di scrivere con più autenticità, e senza il bavaglio di una chiusura mentale che non è altro che un nuovo teatro della ipocrisia. Tutti giudicano tutti, spesso con giudizi di merito, persino su quello che può essere la vita di ognuno fuori di qua.
E prima di andare via non si può che ringraziare tutti, sia chi ti ha fatto bene e anche chi ti ha fatto male.
Credetemi in fondo alla fine è lo stesso.
E anche chi prova soddisfazione per il fatto che gli altri vanno via, come se fosse una vittoria di polvere, ha solo nuovi nemici immaginari da cercare.
Tutto qua non ha più senso nel mercimonio di tutte queste parole. Non ci saranno repliche perché non servono, tutto questo non serve.
La fungibilit@ delle emozioni le rende sempre meno emozioni e più frammenti di qualcosa che neanche si capisce più cosa sia.
E chi afferma il contrario, senza timore di smentita, ha smesso di analizzarsi già da tempo.
Dovrei ringraziare anche ibero per la sua ospitalità e lo faccio anche, non senza manifestare il rammarico forte di aver permesso a questo posto di diventare così, senza tutela degli utenti e dei contenuti, tutto accentuato dalle bacheche, ormai teatri di litigi, pettegolezzi e rancori, accumulati nel corso degli anni.
Il resto è come sempre altrove.
Daunfiore (P.)
The end.