Adoro la pioggia, quel momento in cui tutto si ferma, il silenzio non come muro, ma presenza, un ritorno a se stessi. Anche i silenzi condivisi hanno qualcosa di magico , pieni di connessione e autenticità.
A volte, invece, le parole sembrano solo un riempitivo inutile, un rumore che copre il vuoto… quel vuoto che, se ascoltato, potrebbe aiutarci a conoscerci davvero. Non sono fatta per battaglie che non capisco, né per quelle che non mi appartengono. Non c’è spazio nella mia vita per la maleducazione, la cattiveria gratuita o il pettegolezzo. Credo invece nel rispetto degli spazi, nel non essere quella voce dissonante nella vita degli altri.
La voce, a volte, può essere un dono, ma altre una maledizione. C'è chi impazzisce perché non può spegnere quel continuo frastuono. Perde il contatto con la realtà e ne vive una angosciante, intrappolato in un mondo di caos e assenza di quiete.
Essere presenti è importante, sì, ma con leggerezza, senza rompere gli equilibri. La vera connessione non ha bisogno di parole forzate o gesti invadenti; a volte, il dono più grande è il silenzio, condiviso o lasciato.