RIFLESSIONI
Noi vogliamo essere il grano buono che fruttifica per
l’eternità
Nel Libro della Sapienza, troviamo la ragion d’essere di
metterci davanti a Dio con la consapevolezza dei nostri
peccati e della necessità di un’autentica conversione del
nostro cuore e della nostra vita a Colui che è amore e
misericordia infinita.
Il Signore, infatti, comprende le nostre debolezze e dopo il
peccato concede il perdono.
Aver fiducia nella misericordia di Dio non deve costituire un
alibi per continuare a peccare e mai cambiare strada. Anzi,
non dobbiamo abusare di tale misericordia, in quanto il
Demonio ci spinge ad agire in modo immorale, perché tanto il
Signore comunque perdona.
Quanti cristiani vivono in tale atteggiamento sbagliato e
anche nei confronti del sacramento della confessione non
hanno un rispetto e quindi banalizzano il momento in cui
vanno a confessare la reiterazione dei propri peccati, senza
progredire minimamente nella vita etica.
E’ bene ricordare che la misericordia di Dio è infinita, ma
ha anche un limite di fronte a chi non vuole cambiare vita e
convertirsi.
Leggiamo, infatti, nel brano citato: Non c’è Dio fuori di te,
che abbia cura di tutte le cose, perché tu debba difenderti
dall’accusa di giudice ingiusto. La tua forza infatti è il
principio della giustizia, e il fatto che sei padrone di
tutti, ti rende indulgente con tutti. Mostri la tua forza
quando non si crede nella pienezza del tuo potere, e rigetti
l’insolenza di coloro che pur la conoscono. Padrone della
forza, tu giudichi con mitezza e ci governi con molta
indulgenza, perché, quando vuoi, tu eserciti il potere.
Chiaramente si tratta di un potere spirituale e che ha
attinenza con la vita interiore e religiosa di ogni
credente.
Chi si lascia toccare da questo potere si trasforma in
persona davvero credente. Il mio potere non è di questo mondo
precisava Gesù durante il processo che lo portò alla condanna
a morte, pur essendo l’unico vero innocente tra tutti gli
esseri viventi, essendo il Figlio di Dio.
E nel Salmo 85 vengono ribaditi gli attributi fondamentali di
Dio che sono la bontà, la misericordia, la disponibilità
all’ascolto, ricco di amore e fedeltà.
All’opposto di questo Dio, grande e vicino all’uomo, troviamo
la sua creatura che è facile all’ira, non sa perdonare ed
ascoltare ed è tutta piena di sé, presuntuosa ed arrogante in
ogni atteggiamento della sua vita. Per superare le nostre
fragilità umane e le nostre debolezze, l’Apostolo Paolo, nel
sintetico brano tratto dalla sua lettera ai Romani, ci
incoraggia a guardare avanti nel segno di un cambiamento
radicale e rinnovamento vero della nostra vita: Lo Spirito
viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti
come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso
intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i
cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede
per i santi secondo i disegni di Dio.
Lo Spirito di Dio è su di noi e sa ogni cosa di noi, conosce
tutto ciò di cui abbiamo bisogno a livello interiore, e prima
di tutto abbiamo bisogno della grazia santificante che ci
rigeneri continuamente nella vita spirituale, quella che
conta molto di più rispetto ad una vita solo di esteriorità e
di apparenze su cui è strutturato, in particolare, il modo di
vivere di molta gente del nostro tempo, come i farisei del
tempo di Gesù. Quante falsità e menzogne nella vita di tante
persone che hanno bisogno di essere purificate dal fuoco di
una vera conversione interiore e non dalla solo
risistemazione esteriore.
La parabola della zizzania che ci viene presentata oggi, nel
brano del Vangelo di Matteo, ci aiuta a fare vera pulizia
spirituale personale, ma anche ecclesiale, nei rapporti con
le persone.
Penso che nella vita, ognuno di noi si è trovato di fronte a
persone sagge, sante e buone e di fronte a persone che
seminano odio, rancore, divisione nelle famiglie, nelle
comunità di credenti, nella società, in qualsiasi posto dove
c’è da affermare la propria persona a danno degli altri,
calunniando, diffamando, approfittando della bontà e
generosità altrui, facendo passare per vere, autentiche
menzogne e bufale di ogni genere.
Oggi soprattutto, che siamo esposti ad un mondo in perenne
comunicazione globale, si rischia di entrare in quel vortice
dei buoni e cattivi, secondo il modello di una cultura del
pensiero debole, che non premia i santi e i buoni, ma
protegge i delinquenti e i cattivi.
Grano buono e zizzania stanno insieme in ogni parte della
terra, di questa terra, di questo tempo, ma alla fine
arriverà il giudizio di Dio e si farà vera e definitiva
pulizia. Consideriamo quello che Gesù stesso dice, spiegando
ai discepoli, dopo aver congedato la gente, nella parabola
del grano e della zizzania: «Colui che semina il buon seme è
il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono
i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il
nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine
del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si
raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà
alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi
angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli
scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li
getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore
di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno
del Padre loro.
Gesù semina il grano buono, il Diavolo, che esiste ed agisce
nella vita delle persone che fanno il male e dividono i figli
dai genitori, i fratelli dai fratelli, i cristiani da altri
cristiani, gli esseri umani da altri esseri umani, ecc… sono
dipendenti dal Demonio ed agiscono per il suo conto e sono il
male assoluto per tutti.
Guardiamoci intorno e vediamo chi sono i seminatori di odio!
Forse stanno in mezzo a noi, nelle nostre famiglie divise,
nelle nostre case, nelle nostre chiese, nei luoghi di
carrierismi vari, nelle comunità di credenti dove non c’è
l’amore di Dio al centro dei loro interessi, ma gli interessi
di ogni genere di chi vi fa parte e vi entra non per
costruire, ma per dividere e distruggere. Il Diavolo è tutto
questo.
Gesù è amore, unione, pace e serenità in tutti gli ambienti e
i luoghi di questa terra. Chi sta dalla parte di Cristo vive
felice. Chi sta dalla parte del Maligno è un’anima persa,
difficilmente recuperabile, se si è venduta l’anima al
Diavolo, cioè al male.
Sia questa la nostra preghiera oggi: Ci sostenga sempre, o
Padre, la forza e la pazienza del tuo amore; fruttifichi in
noi la tua parola, seme e lievito della Chiesa, perché si
ravvivi la speranza di veder crescere l’umanità nuova, che il
Signore al suo ritorno farà splendere come il sole nel tuo
regno. Amen.